Questo blog nasce dall'incontro tra la mia storia personale e la misericordia di Dio. Quell'incontro ha cambiato la mia vita e continua ogni giorno a darmi forza. Solo lasciandomi amare sono riuscito a vedere la luce in me, nelle persone che incontro e negli eventi della mia vita quotidiana.
Misericordiando è ormai diventato il celebre neologismo coniato da Papa Francesco. Deriva dal motto Miserando Atque Eligendo che il Papa scelse quando diventò vescovo e che ha deciso di mantenere per il suo pontificato. Il motto è tratto dalle omelie di san Beda il Venerabile il quale, commentando l'episodio evangelico della vocazione di San Matteo, scrive: «Vide Gesù un pubblicano e, siccome lo guardò con sentimento di amore e lo scelse, gli disse: Seguimi».
Vocazione di Matteo, Caravaggio
Spiegandone il significato Francesco ha detto «sono un peccatore al quale il Signore ha guardato. Il mio motto Miserando Atque Eligendo l’ho sentito sempre come molto vero per me. Il gerundio latino "miserando" mi sembra intraducibile sia in italiano sia in spagnolo. A me piace tradurlo con un altro gerundio che non esiste: misericordiando».
Ma Papa Francesco non è stato l'unico ad insistere sull'importanza della misericordia di Dio come medicina per l'anima.
Papa Giovanni Paolo II ebbe già questa intuizione quando istituì la festa della Divina Misericordia nel 2000, celebrata in tutto il mondo ogni anno la seconda domenica dopo Pasqua. Lo stesso papa spirò il giorno prima della ricorrenza, nell'aprile 2005. Non a caso, la data scelta per la sua beatificazione da papa Benedetto è stata il 1 maggio 2011, festa della Divina Misericordia.
“All’umanità che talora sembra smarrita e dominata dal potere del male, dell’egoismo e della paura il Signore risorto offre in dono il suo amore che perdona riconcilia e apre l’animo alla speranza. E amore che converte i cuori e dona la pace. Quanto bisogno ha il mondo di comprendere e di accogliere la Divina misericordia. Comprendere e accogliere l’amore misericordioso di Dio. Sia questo il vostro impegno innanzitutto all’interno delle famiglie e poi in ogni ambito del quartiere. Questo auspicio faccio di cuore mentre vi saluto” .
Giovanni Paolo II
Mentre Benedetto XVI commentando la parabola del figliuol prodigo disse nel marzo 2010:
“Per nostra fortuna, Dio non viene mai meno alla sua fedeltà e, anche se noi ci allontaniamo e ci perdiamo, continua a seguirci col suo amore, perdonando i nostri errori e parlando interiormente alla nostra coscienza per richiamarci a sé. Solo sperimentando il perdono, riconoscendosi amati di un amore gratuito, più grande della nostra miseria, ma anche della nostra giustizia, entriamo finalmente in un rapporto veramente filiale e libero con Dio. Gettiamoci tra le sue braccia e lasciamoci rigenerare dal suo amore misericordioso”.
"Misericordia significa non giustificare peccati, ma accogliere l’umanità per la quale Cristo è andato in croce" A. Spadaro
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